Era il 12 dicembre del 2013 e il governo italiano assicurava questo:
Le bollette saranno più leggere: il premier Enrico Letta promette un taglio ai costi dell’energia e annuncia, per venerdì in Consiglio dei Ministri, il varo di alcuni provvedimenti. Il taglio dovrebbe avere un valore di 600 milioni, di cui 250 deriveranno dalla possibilità che avranno i produttori di rinnovabili di spalmare, su base volontaria, gli incentivi che riceveranno nei prossimi anni; 150 milioni dovrebbero derivare dalla mancata realizzazione di alcuni stoccaggi di gas già previsti, che a causa della crisi dei consumi non vengono più ritenuti necessari. Altri 170 milioni, infine, arriveranno dal cosiddetto "ritiro dedicato", una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la vendita dell'energia elettrica immessa in rete.
Adesso siamo al 04 gennaio 2014 - ossia ben 23 giorni dopo - ed ecco una sorpresa sulle bollette:
le tariffe luce e gas subiscono una variazione nel nuovo anno che sta per iniziare. Il costo dell'energia si modifica. In particolare, dal primo gennaio 2014 le tariffe per la luce aumenteranno dello 0,7%, mentre le tariffe del gas rimarranno invariate. A stabilire la variazione del costo delle bollette elettriche è stata l'Autorità per l'energia.
Come al solito dicono una cosa e ne fanno tutt'altra.
Per l'opinione pubblica vale la finta-promessa del taglio bolletta ma in realtà la verità è un altra. Leggila su questo post --->> CLICCA QUI
Qui l'hashtag twitter #lettamente se volete rispondere al premier.