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giovedì 24 aprile 2014

DAL GOVERNO RENZI UNA NUOVA TASSA SUL FOTOVOLTAICO

Le politiche per l’ambiente e la riconversione alle energie rinnovabili si sostengono con la defiscalizzazione di chi sceglie strade alternative investendo su impianti che su medio e lungo termine diventeranno una fonte di risparmio. Una delle eredità del Governo Letta che bene illustrano quanto l’Italia voglia investire nelle energie rinnovabili è la circolare numero 36/e dell’Agenzia delle Entrate che comunica che la presenza di un impianto fotovoltaico aumenterà la rendita catastale dell’immobile, facendo aumentare le imposte ad essa connessa come Imu e Tasi.


Decisamente un colpo basso a tutti coloro che, con uno sforzo economico non indifferente, si sono impegnati per ridurre le emissioni e contribuire a una rete energetico maggiormente sostenibile. Va specificato che la novità non riguarderà tutti coloro che hanno installato un pannello solare, ma solamente coloro il cui impianto supera una potenza di 3 kilowatt e il cui valore è superiore al 15% della rendita catastale.

Lombardia e Veneto saranno le due regioni maggiormente colpite dalla “tassa” sul fotovoltaico. Nel solo Veneto sono 74mila le abitazioni dotate di impianto fotovoltaico e 53mila dispongono dei parametri minimi per far scattare l’aumento.

Una delle prime conseguenze di questa nuova normativa – un vero e proprio assist a chi produce energia da fonti fossili e non rinnovabili – sarà la contrazione dell’installazione di pannelli fotovoltaici domestici da parte di privati e aziende. Giuliano Rosolen, segretario provinciale di Cna Treviso parla di “barbarie” e si fa portavoce della preoccupazione delle nuemerose aziende che operano nel settore delle rinnovabili:

No alle tasse sulla green economy. Il fisco italiano non deve fare cassa con chi investe in energia pulita. La circolare che introduce questa barbarie va stralciata. Chi ha investito in un impianto per la produzione di energia pulita non deve trovarsi a dover pagare più tasse perché l’immobile è aumentato di valore. E quando l’impianto sarà a fine ciclo e dovrà essere smaltito? Chi investe in energia pulita permettendo al Paese di raggiungere gli obiettivi comunitari non deve essere punito.

Questa nuova tassa è tra le misure per trovare i famosi 80 euro in busta paga che saranno assegnati ai dipendenti con reddito lordo tra 8.000 e 24.000 euro e dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale tra oggi e domani.

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