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sabato 19 ottobre 2013

DETRAZIONI FISCALI: PROROGA AL 31 DICEMBRE 2014


Le detrazioni fiscali per il fotovoltaico sono state confermate e prorogate fino al 31 dicembre 2014. Questo è quanto confermato dalla legge di stabilità per il 2014 (la ex famigerata “finanziaria”).

Dunque le detrazioni Irpef per il fotovoltaico (e non solo) rimangono del 50% fino al 31 dicembre 2014, anzichè fino a fine 2013.

La proroga di un anno vale non solo per il fotovoltaico, ma anche per ristrutturazioni, mobili, elettrodomestici e interventi per il risparmio energetico.

Chiariamo brevemente quali sono i tipi di detrazioni prorogate e per quali tipi di interventi.
Attualmente le detrazioni fiscali a cui si può accedere sono due: l’una del 50% e l’altra del 65%.

La detrazione del 50% è riservata alle ristrutturazioni edilizie ed all’installazione del fotovoltaico domestico, cioè posto al servizio dell’abitazione, e comunque fino ad un massimo di 20 Kw di potenza. In questo tipo di sgravio fiscale del 50% rientra, oltre a tutte le ristrutturazioni edilizie, anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che avviene in maniera concomitante alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Cioè: se acquisto mobili per la mia casa li pago a prezzo pieno, però se li acquisto facendo contemporaneamente dei lavori, anche minimi, di ristrutturazione, allora posso detrarre al 50% la spesa complessiva dei lavori e dell’acquisto, fino ad un massimo di 96mila euro per le ristrutturazioni. Per i mobili e gli elettrodomestici, invece, la detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore ai 10mila euro. Entrambe le quote detratte dall’Irpef vengono ripartite in parti uguali sui 10 anni successivi.

La detrazione del 65%, invece, che è cosa ben diversa, riguarda gli interventi per il risparmio energetico degli edifici, interventi distinti dalle ristrutturazioni. Il risparmio e l’efficientamento energetico prevedono lavori come: rifacimento dei serramenti, cappotti termici, isolamento termico degli edifici, caldaie a condensazione, pannelli solari termici, impianti in domotica ecc...

Il fotovoltaico rientra, dunque, tra gli interventi detraibili al 50%. E sarà così fino a fine 2014, data oltre la quale la detrazione non scomparirà, ma avrà decurtazioni progressive: arriverà prima al 40% e poi al 36%.

Oltre alla possibilità di detrarre la metà del costo dell’impianto, ricordiamolo, c’è un altro beneficio fiscale non indifferente per le famiglie e per ogni altro utilizzatore finale: l’IVA  al 10%. Per il fotovoltaico, come per altri prodotti e servizi riguardanti l’efficienza ed il risparmio energetico, l’aliquota IVA è del 10%, anzichè del 22.

A partire dal 2015 è prevista la riduzione progressiva della percentuali di detrazione. Per il 2015 sarà del 40% e dal 2016 tornerà ad essere del 36%.

L’intervento legislativo della legge di stabilità 2014, dopo anni in cui nel settore del fotovoltaico “si naviga a vista” con normative sempre create o modificate “all’ultimo”, rappresenta in un certo senso una buona “panacea”.

In questa perenne situazione di incertezza e senza una programmazione politica di lungo termine, questa proroga rappresenta una nuova spinta al settore delle nuove energie e del risparmio energetico. Il fotovoltaico domestico, a conti fatti, continuerà a costare la metà ancora per almeno un anno. Anno che sarà determinante per un’ulteriore discesa dei prezzi di realizzazione degli impianti, prezzi che dovrebbero portare l’anno prossimo il comparto del solare in una situazione di grid parity, cioè in una situazione in cui il costo del kwh prodotto dal fotovoltaico è minore del costo di acquisto del kwh sulla bolletta elettrica.

Tenendo conto che, mediamente, il calo dei prezzi è di almeno il 10% l’anno. Questa ulteriore spinta accompagnerà finalmente il fotovoltaico domestico-residenziale (che tra un anno potrà essere più economico) ad essere realmente competitivo con l’elettricità prodotta dalle centrali convenzionali.

mercoledì 16 ottobre 2013

SMART CITY: SAN FRANCISCO PARTE CON L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA URBANO


Urbanizzazione e mobilità sostenibile sono concetti che tradotti e applicati adeguatamente nelle politiche di gestione delle grandi città moderne possono trasformarsi in soluzioni concrete per migliorare la vivibilità degli spazi urbani e dare un contributo significativo al dialogo globale sulle cosiddette ‘città intelligenti’.
Un dialogo che finora, in realtà, ha conosciuto reticenze e contrapposizioni su più fronti, tanto da sollecitare la creazione di un tavolo comune – il Living Labs Global Award – che riunisce i 21 rappresentanti delle principali metropoli del mondo, tra cui San Francisco, Rio e Janeiro, Roma, Amburgo, Glasgow, Città del Messico e Fukuoka.
L’obiettivo è dare risposte e disegnare scenari futuri che potrebbero migliorare la vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie e risolvere efficacemente i problemi legati all’urbanizzazione. A tal fine, ogni anno vengono premiate con i prestigiosi ‘Living Global Awards’ le aziende capaci di proporre le soluzioni ‘Smart City’ più innovative e adattabili alle specifiche esigenze delle città coinvolte.
Ma cosa si intende esattamente quando si parla di ‘Smart city’? Essenzialmente si fa riferimento ad un’evoluzione condotta a più livelli: tecnologica, sociale, economica e gestionale. La Smart City corrisponde infatti ad una realtà urbana altamente sviluppata la cui governance contribuisce attivamente alla creazione delle condizioni di governo, infrastrutturali e tecnologiche per produrre innovazione sociale e migliorare al qualità della vita dei cittadini.
L’esempio di San Francisco è, sotto questo punto di vista, al quanto illuminante. La città californiana, infatti, ha dato vita di recente ad un articolato piano di integrazione del sistema urbano basato sulla gestione in remoto (senza fili) di una serie di servizi di utilità pubblica, a cominciare dall’illuminazione stradale. In termini pratici, si tratta di in un sistema integrato e intelligente di reti wireless e sensori in grado di regolare autonomamente l’illuminazione pubblica grazie alla tecnologia PE.AMI Lighting Management solution’ sviluppata dall’azienda svizzera Paradox Engineering.
Le caratteristiche che hanno reso vincente il progetto sviluppato dalla Paradox Engineering si sintetizzano in flessibilità, scalabilità e sicurezza. Tali presupposti consentiranno alla metropoli statunitense di dotarsi di una piattaforma innovativa che in futuro potrà integrare altri servizi riducendo al minimo l’impatto sul paesaggio urbano.
Il progetto è stato premiato in occasione del forum internazionale ‘Rio Summit on Service Innovation in Cities’ durante il quale la città di San Francisco ha annunciato la propria scelta per la realizzazione di una rete wireless cittadina in grado di controllare e monitorare l’illuminazione pubblica, il sistema dei parcheggi, delle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici e in una seconda fase anche la segnaletica semaforica e stradale. L’obiettivo è raggiungere prima possibile gli obiettivi di efficienza energetica che entro il 2030 mirano ad un abbattimento totale delle emissioni di Co2.


mercoledì 9 ottobre 2013

DOMOTICA, MA QUANTO MI COSTI?

Molti pensano che i costi di un impianto domotico siano inavvicinabili, anche se ne riconoscono i vantaggi. E si lasciano scoraggiare. Invece è possibile con una spesa importante ma abbordabile, dotarsi di un impianto base. E, col tempo, aggiungere tutti gli optional che desiderate.

I costi variano moltissimo a seconda delle scelte personali sui sistemi da inserire, delle dimensioni, della distribuzione degli spazi, dei costi dell’installatore. Cercando di fare una stima il più possibile vicino alla realtà, abbiamo analizzato, con installazione Gewiss, un impianto domotico di base in un appartamento di mq 90/100, composto da: soggiorno, cucina, due camere da letto, bagno, terrazza/balconi. Il prezzo indicativo medio è di 4.000/5.000 euro (compresa l’installazione).

Ecco cosa include questo preventivo: 32 pulsanti, interruttori e punti di comando per le tapparelle, 14 punti luce indipendenti, un cronotermostato, quattro prese dedicate per il controllo degli elettrodomestici, dispositivo per l’invio di messaggi sms per il controllo dell’impianto e dei segnali d’allarme, dispositivo con avviso sonoro anti-sovraccarico, centralino con protezioni elettriche a riattivazione automatica.
E questo è quello che potete fare con un impianto base:
• creare scenari predefiniti e ambientazioni personalizzate (luce/temperatura/prese comandate) a seconda dei vari momenti della giornata;
• centralizzare l’accensione/spegnimento delle luci in un unico punto;
• ridurre i consumi energetici della casa impostando la temperatura solo in alcune fasce orarie;
• controllare e gestire il clima dal cellulare via sms;
• evitare il distacco del contatore dal gestore dell’energia in caso di accensione contemporanea di più elettrodomestici;
• proteggere le persone e i dispositivi collegati all’impianto da eventuale fulminazione;
• gestire in automatico il ripristino della corrente in caso di fulmini o sbalzi di tensione;
• inviare messaggi sms di soccorso a parenti e amici tramite numeri predefiniti.
Una volta realizzato un impianto domotico di base si possono integrare dispositivi e funzioni a proprio piacimento anche nel corso del tempo.
 Quindi, se siete intenzionati a risistemare l'impianto elettrico, prendete in considerazione una domotica di base e vedrete che rimmarrete soddisfatti anche per la semplicità di utilizzo ed il risparmio che avrete nel tempo. Potete contattarci per un preventivo gratuito.

venerdì 4 ottobre 2013

LA DOMOTICA APPLICATA AL FOTOVOLTAICO

Fotovoltaico e domotica sono un ottimo connubio per sfruttare al massimo l’utilità e la convenienza di un impianto fotovoltaico installato sul tetto della propria casa o della propria attività.

Rendere massimo l’utilizzo dell’impianto fotovoltaico, sfruttando al meglio l’energia prodotta nel momento stesso della sua produzione, permette di risparmiare sulle bollette elettriche cifre di non poca rilevanza, in ogni caso si avranno i massimi risparmi massimizzando lo sfruttamento dell’energia autoprodotta.

In che modo?

Due sono i modi possibili: il migliore è spostare ed adattare i propri consumi energetici nei momenti in cui l’impianto produce, per sfruttare sul momento l’attività dell’impianto. L’altro modo è utilizzare batterie che permettano di accumulare l’energia prodotta per rilasciarla nei momenti di non-produzione dell’impianto.

La tecnologia disponibile oggi permette di fare tutto ciò in maniera dinamica ed automatizzata: la domotica applicata al fotovoltaico è la soluzione.

Che cos'è la domotica ?



La domotica è una scienza ben più ampia del fotovoltaico o di singole parti di un sistema. La domotica è un sistema tecnologico in grado di governare in simbiosi i diversi processi presenti all’interno di un edificio, al fine di procurare maggior comfort o risparmio energetico.

La domotica è la tecnologia che fa, di una semplice casa, una casa intelligente.

Nello specifico la domotica è una disciplina che progetta ed integra tutti quegli impianti che possono rendere “intelligente” un edificio con l’obiettivo dell’automazione domestica, il confort, la sicurezza, il risparmio energetico e l’assistenza alle persone.


Qualche esempio di domotica applicata:

Quando si esce di casa, con un solo pulsante azionato manualmente è possibile: spegnere tutte le luci interne, abbassare le tapparelle, attivare l’allarme e ridurre la temperatura interna dell’appartamento.
Un esempio di domotica automatizzata, invece, è l’attivarsi automatico delle luci esterne quando diminuisce la luminosità o l’attivarsi di una luce al passaggio di una persona.
La domotica permette anche il controllo integrato ed automatizzato del riscaldamento o degli elettrodomestici. Controllo automatico o manuale, in locale o da remoto, sfruttando la connessione internet.
La tecnologia “intelligente” automatizzata permette di eliminare gli sprechi energetici e di risparmiare anche più del 30% sulle bollette.

Che cos'è la domotica applicata al fotovoltaico?


La domotica applicata al fotovoltaico è il “cervello” dell’impianto fotovoltaico. E’ un sistema che permette di governare in maniera automatizzata i flussi di energia autogenerata. Governarli per portarli prima di tutto verso la propria utenza, e poi verso un sistema di accumulo o verso la rete.
Per massimizzare l’efficacia ed il risparmio economico di un impianto fotovoltaico, l’obiettivo è massimizzare l’autoconsumo, perchè permette di ridurre i prelievi dalla rete e permette quindi di ridurre le bollette.
L’autoconsumo può essere istantaneo (che avviene nel momento stesso della produzione dell’impianto) o differito, cioè che avviene attraverso un precedente accumulo dell’energia auto-generata in batterie.

Come la domotica è utile a massimizzare l'autoconsumo da un impianto fotovoltaico?

La domotica applicata al fotovoltaico permette di dare un "cervello" all'impianto in grado, ad esempio, di attivare in automatico elettrodomestici quando ci sono le giuste condizioni di autoconsumo. Cioè: se l'impianto fotovoltaico produce una potenza elettrica minima, allora si potranno far avviare in automatico alcuni elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie o qualsiasi altro elettrodomestico precedentemente programmato).

Allo stesso modo: un impianto domotico al servizio del fotovoltaico con sistema di accumulo regola il funzionamento dell’inverter, regola la carica/scarica della batteria ed altre componenti dell’impianto al fine di:
  • autoconsumare prioritariamente l’energia prodotta sul momento dall’impianto
  • avviare in automatico alcune funzioni al presentarsi di alcune condizioni (per es: c’è il sole, l’impianto produce, avvio lavatrice).
  • ricaricare le batterie per non sprecare l’energia prodotta
  • sfruttare le batterie prima di prelevare dalla rete
  • monitorare ogni dato di produzione dell’impianto e di immissione/prelievo dalla rete

Ecco perchè la domotica applicata al fotovoltaico può essere la soluzione ideale per ottimizzare l’utilizzo dell’energia fotovoltaica auto-generata e per ridurre al massimo i consumi in bolletta.










domenica 29 settembre 2013

LA CASA DEL FUTURO CHE GESTISCE L'ENERGIA CON UN'APPLICAZIONE PER SMARTPHONE


La particolare situazione economica che attraversa il nostro paese ed il complesso quadro legislativo in vigore impone, al proprietario ed al gestore di immobili e di patrimoni immobiliari, la scelta di soluzioni mirate ed affidabili per la gestione degli impianti asserviti agli edifici. In particolare il quadro legislativo specifico è mutato, con la emanazione della Legge 46/90 ed il suo regolamento di attuazione sulla sicurezza degli impianti, ma anche con la Legge 10/91 sul risparmio energetico e sull’uso razionale dell'energia e sviluppo delle fonti rinnovabili ed il suo regolamento di attuazione D.P.R. 412/93. Alla luce di tali provvedimenti, i proprietari degli immobili sono chiamati ad adempiere ad una serie di obblighi e responsabilità che richiedono competenze specifiche rilevanti per non incorrere in sanzioni amministrative e penali.



Tra gli impianti che richiedono maggiore attenzione ed adempimenti vi sono quelli per la generazione di energia. A tal proposito, l’obiettivo delle aziende e dei negozi di elettronica più specializzati, nonchè la nuova frontiera dello shopping online consiste nel fornire ai propri clienti una soluzione globale a questa problematica, proponendo consulenti ed impianti di gestione energia per garantire l'uso razionale delle fonti energetiche, il comfort negli edifici, un corretto funzionamento e una gestione efficiente degli impianti tecnologici, nonché il rispetto delle norme in materia di risparmio energetico, la salvaguardia dell'ambiente e la sicurezza.  

La gestione efficiente dell’energia è attualmente uno dei punti chiave per il successo di ogni tipo di organizzazione o impresa. Le ricadute ambientali di una forte dipendenza da combustibili fossili (circa l’80% dell’energia consumata), unitamente a questioni di sicurezza e alle inevitabili implicazioni economiche, rendono essenziale un uso più razionale e una migliore gestione complessiva dell’energia, per giungere a un reale sviluppo sostenibile.

Esistono tecnologie che integrano intelligentemente l'energia solare nel sistema energetico domestico, offrendo pertanto soluzioni smart per una gestione elastica dell'energia. I componenti elettronici del sistema in collegamento tra di loro rendono tale tecnologia perfettamente armonizzata con un controllo intelligente e semplice, richiamando i dati raccolti da un sistema centrale relativi all'impianto fotovoltaico interessato e ai consumi dell´abitazione. Per ottimizzare i consumi energetici della casa e conseguentemente risparmiare sui costi, gli apparecchi domestici possono essere accesi in remoto quando l'impianto solare eroga la massima potenza.


A tal fine gli apparecchi vengono azionati tramite interfacce radio ma, soprattutto, è possibile seguire online, dal proprio PC o smartphone, la gestione dell'energia del proprio impianto. Infatti esistono applicazioni, scaricabili da specifici store, che consentono di monitorare istante per istante dati come consumi, security ed erogazione di energia prodotta dal proprio impianto sempre a portata di mano. Esistono, inoltre, applicazioni di questo tipo anche per impianti eolici, rendendo ancora una volta i dispositivi smart parte integrante della nostra vita quotidiana.

Vi lascio ad un video dimostrativo di un aplicazione per gestione consumi e impianto domotico dell'abitazione.












venerdì 27 settembre 2013

ENEL: L'ENERGIA CHE NON TI ASCOLTA! #GUERRIERI

Risparmio energetico. Un concetto che, almeno all’apparenza, non dovrebbe avere molto a che fare con una grande compagnia elettrica come enel: se tutti consumassimo meno energia, Enel guadagnerebbe di meno. E invece l’azienda “dell’Energia che ti ascolta” (questo lo slogan principale) si è fatto promoter di una iniziativa proprio a sostegno del risparmio energetico. L’iniziativa, che si concretizza nell’utile forma del tour, avrà come baricentro la Toscana ma abbraccierà nel breve periodo tutta l’Italia. Pisa, in particolare, sarà il punto di partenza.


Nella città toscana verranno esposti per due giorni un discreto numero di strumenti, elettrodomestici e macchinari realizzati per le famiglie e che hanno la funzione di aiutarle a risparmiare energia: dal solare termico alle caldaie, ai climatizzatori e ai pannelli fotovoltaici.

Pisa, come accennato sopra, è la prima città in cui verranno esposti questi oggetti. Poi sarà il turno di Livorno, Lucca Firenze Prato, per chiudere con le altre città italiane (ancora da decidere).

Non è la prima volta che Enel si impegna in campagne etiche. Molti, però storcono il naso. Secondo i detrattori, la compagnia non possederebbe i criteri per risultare credibile ogni qual volta si impegna, o mostra di impegnarsi, in una qualche campagna di sensibilizzazione. L’ultima iniziativa, in particolare, gli si è letteralmente rivoltata contro. Nell’improbabile tentativo di unire marketing a solidarietà verso i lavoratori, Enel ha lanciato l’ashtag #guerrieri, grazie al quale gli internauti possono raccontare la loro esperienza di vita. Il tutto sostenuto da una pubblicità, esteticamente ben fatta ma poco credibile, in cui Enel si pone allo stesso livello dei lavoratori che faticano ogni giorno per portare a casa la pagnotta. L’ashtag è utilizzato in questi giorni per criticare l’Enel, per ribadire quanto poco sia credibile, per sfotterla. Insomma, Enel ha fatto il passo più lungo della gamba.

E' arrivato il momento dell'Enel di farsi da parte e lasciare alle rinnovabili il compito di portare l'energia in casa, energia pulita e sostenibile.

Qui sotto l'ashtag #guerrieri - sfogatevi!






domenica 22 settembre 2013

IMPIANTI IN DOMOTICA - IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Pensare alla domotica significa principalmente immaginare una casa del futuro, come se ne sono viste innumerevoli nei film di fantascienza. Estrapolando però il reale significato, epurato dal contesto dell'immaginazione, quello che rimane è un concetto molto chiaro e con poche regole, come avremo modo di vedere.


La domotica non nasce oggi, poiché affonda le proprie radici negli anni '50 del secolo scorso. Allora, per esempio, già una lavatrice o un forno a microonde erano considerati oggetti del desiderio, destinati a migliorare la qualità della vita fra le mura domestiche attraverso la tecnologia. Appare quindi chiaro che vi siano delle linee comuni, a prescindere dal periodo storico in cui si vive. Dovendone individuare alcune, possiamo riassumere in pochi e semplici punti i concetti su cui la domotica si basa.

Il primo è semplice ma forse il più importante: migliorare la qualità della vita. Si tratta di un concetto molto vago, ma che ben si comprende pensando ai numerosi elettrodomestici che affollano già oggi le nostre case. Per la lavatrice, ad esempio, il tempo e la fatica risparmiate, rispetto ad un lavaggio a mano, sono facilmente comprensibili. Di pari passo corre la ricerca di mezzi sicuri, che non vadano a creare elementi di pericolo per gli utilizzatori.
Di più recente attenzione è il risparmio energetico, dopo decenni passati ad utilizzare risorse con una certa superficialità. Ulteriore elemento comune è la semplificazione delle apparecchiature, in quando sono tendenzialmente rivolte a un pubblico molto vasto e non certo ai soli appassionati del settore. Assume dunque una certa importanza, nel contesto attuale in cui viviamo, capire quali sono i prossimi passi che ci attendono, nel periodo in cui smartphone, tablet PC e TV diventano sempre più sofisticati e in grado di comunicare fra loro, e non solo.

Easydom, Microsoft e Samsung hanno messo in mostra, presso il locale 10 Watt di Milano, un esempio di domotica in declinazione moderna, con diverse frecce al proprio arco. La prima, molto importante, è che l'allestimento dei vasti spazi è avvenuto in sole 48 ore, senza interventi invasivi nelle strutture. Quanto mostrato, infatti, è un ecosistema interamente wireless, a cui vanno affiancate prese di corrente e altri apparecchi compatibili con gli standard del settore, fra cui segnaliamo ZigBee.

ZigBee (IEEE 802.15.4) è uno standard internazionale , pensato per il trasporto dati in radio frequenza. Si tratta di uno standard aperto, che ne ha permesso la diffusione e lo sviluppo proprio nell'ambito della domotica, grazie ad alcuni vantaggi non indifferenti rispetto ad esempio al diffuso Wi-Fi. 
La velocità di trasmissione dati è bassa (da 4 a 32KB al secondo), ma non è di primaria importanza per gli utilizzi per cui lo standard è pensato. ZigBee include però alcuni accorgimenti per la sicurezza, come la crittografia e le permission, può collegare differenti unità nello stesso momento e ha un consumo veramente ridotto, tanto che le batterie integrate nelle prese o in sistemi affini possono durare anche anni. Posizionate in casa queste prese in corrispondenza degli apparecchi che si desidera controllare da PC, smartphone o TV... tutto quel che rimane è la configurazione prettamente software.

Il mondo cambia davvero in fretta, specie se si osserva da vicino l'ambito tecnologico. Circa vent'anni fa erano in pochi ad avere un PC in casa, solitamente degli ingombranti sistemi desktop la cui potenza elaborativa, oggi, farebbe sorridere. Chi seguiva le tematiche della tecnologia, però, aveva già intuito il passo successivo, ovvero un PC in ogni casa nel giro di breve tempo. Così è stato. Poi sono arrivati i PC portatili a prezzi accessibili, e con essi le reti wireless.
Saltando qualche passaggio e arrivando al giorno d'oggi, l'infrastruttura casalinga media, in senso tecnologico, si è veramente evoluta a passi da gigante. In molte case sono presenti più PC, spesso vi si trova una rete Wi-Fi e, come se non bastasse, trovano spazio anche tablet PC e smartphone. Vent'anni fa sarebbe stato impensabile, per l'utente medio, parlare col proprio televisore per accendere le luci o attivare il sistema di audio diffusione, senza andare a operazioni più complesse. Sistemi del genere esistevano già ma risultavano accessibili solo a pochi, spesso spendendo davvero molto denaro per configurazioni ad hoc e adattando l'abitazione con interventi molto invasivi.


La vita quotidiana delle persone, sia quella passata al lavoro, che quella nel tempo libero, è ormai indissolubilmente legata all’esperienza tecnologica. L'esempio di scenario domotico esposto per cenni in questo articolo è invece qualcosa di vicino, e molto più abbordabile rispetto al passato. Easydom, Microsoft e Samsung hanno messo in mostra uno degli scenari possibili, ma esistono anche altre realtà attive nello stesso campo con le medesime finalità.

Una cosa però è molto probabile, ovvero che fra qualche anno quanto letto in questo post sarà realtà, anche per l'utente comune e non solo per una ristretta elite. Non si è parlato di costi, anche per l'estrema variabilità in termini di complesso abitativo da un caso all'altro. Non mancheremo comunque di seguire il tema da vicino in quanto è nostra convinzione che il futuro, ormai molto prossimo, preveda un'evoluzione in questa direzione.

Vi lasciamo a questo video che riassume la domotica moderna al 10watt di Milano.






giovedì 19 settembre 2013

LA CASA ECO.LOGICA: L'ESPERIMENTO EDUCATIVO A BRESCIA. SPRECO E RISPARMIO ENERGETICO IN UN'UNICA CASA

Nata come progetto di Ambiente Parco, la "Casa eco.logica" si propone come un percorso interattivo a dimostrazione di quanto sia possibile il risparmio energetico attraverso un corretto utilizzo di tecnologie innovative. L’esperimento educativo è uno dei numerosi eventi mirati a sensibilizzare i cittadini sul tema dello spreco e della sostenibilità, tra questi ricordiamo "energica.mente","spazio.energia","food.future.lab", anch'essi proposti dal centro scientifico Ambiente Parco e fruibili all'interno del Parco dell'Acqua di Brescia.

A Brescia una piccola casa in legno, esistente, è stata trasformata in un luogo dinamico ed interattivo atto a far riflettere ogni cittadino sull'importante contributo che può dare all'ambiente attraverso il risparmio energetico.
L'edificio è sviluppato su due livelli, ognuno dei quali ospita una differente situazione tecnologica: al piano terra sono installate apparecchiature scarsamente efficienti e simulati comportamenti poco sostenibili, al primo piano, invece, la presenza di impianti ed apparecchiature ad elevata sostenibilità.


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Questo duplice aspetto è molto efficace in quanto consente al visitatore di rendersi immediatamente conto, attraverso dati reali, dei consumi di servizi e risorse e cosa si può fare per ottenere un sensibile miglioramento, ambientale ed economico.
Frasi ad effetto, spiegazioni semplici e sintetiche, approfondimenti tecnici e sperimentazioni pratiche, forniscono la giusta dose di curiosità e coinvolgimento, che permette ai messaggi di raggiungere il pubblico in modo chiaro ed efficace.

All'ingresso, uno specchio permette al visitatore di identificarsi come responsabile del risparmio energetico: premendo un pulsante si accendono piccole luci led, tante quante sono le persone della provincia di Brescia, poi della Lombardia, dell'Italia, dell'Europa e del mondo.


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Una calcolatrice suggerisce di moltiplicare tali numeri per i valori illustrati lungo la visita nella "Casa eco.logica", aumentando così la consapevolezza del pubblico che insieme si può fare la differenza.

Ogni piano di questo “esperimento educativo” si sviluppa su una superficie di circa 45 mq.
Al piano terra, la scarsa efficienza tecnologica è dimostrata, oltre che da macchine ed impianti, dalla simulazione di una situazione di spreco e di comportamenti poco sostenibili: le luci alogene della casa sono sempre accese anche se nell'ambiente non vi sono persone, il tutto indipendentemente dalla quantità di luce naturale presente; l'acqua sanitaria è prodotta da uno scaldabagno poco efficiente e la climatizzazione può contare su uno split a parete con regolazione termica on-off a bassa sensibilità.

I dati ottenuti da questo stile di vita poco sostenibile sono subito confrontabili con l'allestimento del piano superiore dove tutto è attento al risparmio.

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L'illuminazione di questo spazio è infatti realizzata con lampade led, attive solo in presenza di persone, la cui intensità viene modulata in base alla quantità di luce naturale che penetra dall'esterno. 
Il sistema di riscaldamento e raffrescamento della casa è garantito da una pompa di calore ad alto rendimento collegata a pannelli solari termici. L'impianto, unitamente alla produzione di acqua calda sanitaria,  garantisce un abbattimento delle emissioni di CO2 del 53%, assicurando un'efficienza fino al 180% superiore rispetto ai normali sistemi a combustione. L'impianto utilizza il 75% di energia rinnovabile, valore che viene portato al 100% grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici.

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All'interno della cucina, allestita al piano terra, gli alimenti sono contenuti in una serie di imballaggi, ognuno dei quali presenta un codice a barre, anche essi con un elevato  valore educativo.

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Il visitatore può scegliere dei prodotti, far passare il codice su un apposito scanner e veder in tempo reale il quantitativo di imballaggio consumato. Questo gioco interattivo permette di comprendere come una scelta ponderata di articoli acquistati possa influire sulla produzione dei prodotti di scarto e sul loro conseguente smaltimento.
Un bel progetto per capire che è il momento di controllare gli sprechi e investire su tecnologie in grado di poterci indicizzare su un determinato stile di vita molto piu sostenibile senza nulla togliere alle nostre abitudini quotidiane. L'impianto domotico è una soluzione indispensabile. 

lunedì 2 settembre 2013

GESTIRE L'IMPIANTO DI CASA CON UN'APPLICAZIONE I-PHONE

Utilizzare l'iPhone, l'iPad o l'iPod touch per gestire al meglio la propria casa è un vantaggio utile e futuristico.


Tramite l'applicazione Indigo Touch è possiblie controllare elettrodomestici, luci, riscaldamento, annaffiare il giardino e compiere

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