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domenica 27 ottobre 2013

SISTEMI DI ACCUMULO IN GERMANIA, ECCO COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI

La Germania, da sempre avanguardia tecnologica del solare, ha già pensato di incentivare i sistemi di accumulo di energia da fotovoltaico. Ma come sono incentivati in Germania?

Ecco un breve schema di funzionamento degli incentivi allo storage fotovoltaico.

Il programma tedesco, chiamato programma 275, si propone di supportare finanziariamente i sistemi d’accumulo fotovoltaico residenziali. Il budget stanziato è di 50 mln di euro in 2 anni (fondi reperiti attraverso il meccanismo ETS) e gli incentivi sono attivi dal 1° maggio 2013.

In cosa consistono gli incentivi?

Viene erogato un finanziamento fino al 100% del costo di investimento totale ad un tasso agevolato ed un rimborso massimo del 30% del costo complessivo dei costi di realizzazione.
Il finanziamento è fornito dalla principale banca tedesca, la Banca di Stato KfW, e dal ministero dell’ambiente tedesco.

Quali sono i requisiti per accedere agli incentivi?

Gli impianti fotovoltaici devono avere una taglia massima di non oltre i 30 Kw di potenza e devono limitare la potenza in immissione in rete  a non oltre il 60% di quella erogata. Gli impianti devono inoltre essere dotati di inverter monitorabili attraverso il web ed attivabili per i servizi di rete.

Chi può accedere agli incentivi?

Possono accedere agli incentivi i privati cittadini, le società nazionali e straniere, gli agricoltori ed i singoli professionisti, ma non la pubblica amministrazione.

Come funziona l’ incentivo?

Lo schema incentivante propone un finanziamento a tasso agevolato erogato dalla banca di Stato tedesca (KfW) ed un rimborso del costo del sistema di accumulo, strutturato come copertura di una quota del prestito. Se si volessero utilizzare risorse proprie per realizzare il progetto, il titolare deve comunque richiedere un finanziamento pari almeno all’ammontare del rimborso previsto dall’incentivo (cioè massimo il 30% dei costi del solo sistema di accumulo).

La quota complessiva destinata agli incentivi è di 25 mln di euro per il 2013 e di altri 25 per il 2014.

La richiesta di finanziamento può essere fatta in qualsiasi banca prima dell’avvio del progetto e copre l’intera quota dei costi di realizzazione spalmabili sui 5, 10 o 20 anni. Il tasso di interesse può variare dall’1,5% al 7% a seconda di alcuni parametri relativi al debitore.

Il rimborso del progetto è pari al 30% del costo del sistema di accumulofino ad un massimo di 600 euro al kw di potenza fotovoltaica installata. Ad esempio: con un impianto fotovoltaico da 5 Kw di potenza il rimborso massimo ottenibile è di 3.000 euro.

Per essere ammessi agli incentivi, gli impianti fotovoltaici devono limitare la potenza immessa in rete al massimo al 60% di quella nominale ed il sistema di accumulo deve avere una garanzia di almeno 7 anni. Un ulteriore requisito tecnico: l’inverter, infine, deve poter essere controllato da remoto per poter riaggiustare eventualmente “il valore di potenza attiva e reattiva in funzione della tensione e della frequenza di rete”.

Secondo i promotori tedeschi dell’incentivazione, la diffusione dei sistemi d’accumulo in Germania sarà significativa nel medio-lungo periodo per salvaguardare e garantire la sicurezza e l’affidabilità della fornitura di elettricità e, secondo un rapporto del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, accumulare in batterie l’energia fotovoltaica prodotta in eccesso permetterebbe a livello nazionale di ridurre i picchi di immissione di energia in rete del 40% e di ridurre la capacità richiesta alla rete del 66%.

Ecco perchè la Germania ha già iniziato a muoversi per sostenere una decisa diffusione dei sistemi di accumulo fotovoltaico.

mercoledì 16 ottobre 2013

SMART CITY: SAN FRANCISCO PARTE CON L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA URBANO


Urbanizzazione e mobilità sostenibile sono concetti che tradotti e applicati adeguatamente nelle politiche di gestione delle grandi città moderne possono trasformarsi in soluzioni concrete per migliorare la vivibilità degli spazi urbani e dare un contributo significativo al dialogo globale sulle cosiddette ‘città intelligenti’.
Un dialogo che finora, in realtà, ha conosciuto reticenze e contrapposizioni su più fronti, tanto da sollecitare la creazione di un tavolo comune – il Living Labs Global Award – che riunisce i 21 rappresentanti delle principali metropoli del mondo, tra cui San Francisco, Rio e Janeiro, Roma, Amburgo, Glasgow, Città del Messico e Fukuoka.
L’obiettivo è dare risposte e disegnare scenari futuri che potrebbero migliorare la vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie e risolvere efficacemente i problemi legati all’urbanizzazione. A tal fine, ogni anno vengono premiate con i prestigiosi ‘Living Global Awards’ le aziende capaci di proporre le soluzioni ‘Smart City’ più innovative e adattabili alle specifiche esigenze delle città coinvolte.
Ma cosa si intende esattamente quando si parla di ‘Smart city’? Essenzialmente si fa riferimento ad un’evoluzione condotta a più livelli: tecnologica, sociale, economica e gestionale. La Smart City corrisponde infatti ad una realtà urbana altamente sviluppata la cui governance contribuisce attivamente alla creazione delle condizioni di governo, infrastrutturali e tecnologiche per produrre innovazione sociale e migliorare al qualità della vita dei cittadini.
L’esempio di San Francisco è, sotto questo punto di vista, al quanto illuminante. La città californiana, infatti, ha dato vita di recente ad un articolato piano di integrazione del sistema urbano basato sulla gestione in remoto (senza fili) di una serie di servizi di utilità pubblica, a cominciare dall’illuminazione stradale. In termini pratici, si tratta di in un sistema integrato e intelligente di reti wireless e sensori in grado di regolare autonomamente l’illuminazione pubblica grazie alla tecnologia PE.AMI Lighting Management solution’ sviluppata dall’azienda svizzera Paradox Engineering.
Le caratteristiche che hanno reso vincente il progetto sviluppato dalla Paradox Engineering si sintetizzano in flessibilità, scalabilità e sicurezza. Tali presupposti consentiranno alla metropoli statunitense di dotarsi di una piattaforma innovativa che in futuro potrà integrare altri servizi riducendo al minimo l’impatto sul paesaggio urbano.
Il progetto è stato premiato in occasione del forum internazionale ‘Rio Summit on Service Innovation in Cities’ durante il quale la città di San Francisco ha annunciato la propria scelta per la realizzazione di una rete wireless cittadina in grado di controllare e monitorare l’illuminazione pubblica, il sistema dei parcheggi, delle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici e in una seconda fase anche la segnaletica semaforica e stradale. L’obiettivo è raggiungere prima possibile gli obiettivi di efficienza energetica che entro il 2030 mirano ad un abbattimento totale delle emissioni di Co2.


lunedì 14 ottobre 2013

IN GERMANIA LA CRESCITA DELLE RINNOVABILI STA METTENDO IN DIFFICOLTÀ LE CENTRALI A CARBONE

Spesso si ripete che la Germania è tornata a investire nelle centrali a carbone per compensare la sua uscita dal nucleare entro il 2022.

Questo non è esattamente vero, perchè le 8 centrali a carbone attualmente in costruzione  sono state programmate tra il 2006 e il 2010, quindi prima dell’incidente di Fukushima. Altre 6 centrali in progetto sono state sospese e ben 20 sono state definitivamente cancellate.
Queste centrali, più due già entrate in servizio,  potrebbero fornire una potenza totale di 11,5 GW e sarebbero quindi grosso modo in grado di sostituire l’attauale produzione nucleare, anche se con un incremento di 70 Mt di emissioni di CO2 (l’8% delle emissioni tedesche).
Non avranno tuttavia  vita facile, perchè la concorrenza delle energie rinnovabili sta iniziando a creare seri problemi alle centrali a carbone. La produzione rinnovabile ha fatto crollare i prezzi dell’energia elettrica, e nei pomeriggi festivi questi scendono a zero, oppure diventano addirittura negativi. Ciò significa che in questi periodi le grandi compagnie sono disposte a pagare i cittadini perchè venga consumata energia elettrica, pur di evitare di scalare verso il basso l’attività delle grandi centrali a carbone che hanno un elevato carico di base e sono poco flessibili.
Si inizia a parlare di chiudere le miniere di lignite (carbone con elevato tasso di emissioni) ed anche alcune vecchie centrali. Sarebbe forse meglio fermare la costruzione delle nuove centrali prima che sia troppo tardi.
Si tratta di investimenti sbagliati  che rispondono a logiche vecchie di reti centralizzate e poco flessibili, l’esatto contrario delle smart grids che riescono a gestire meglio il traffico fluttuante dell’energia rinnovabile. Ogni euro investito nel carbone è un euro rubato alle fonti rinnovabili, allo sviluppo di sistemi di accumulo e alle reti intelligenti. E i primi a comprenderlo dovrebbero essere proprio quelli che gestiscono il business del carbone.
Insomma una notizia positiva dalla Germania..e l'Italia? Cosa aspetta?

martedì 8 ottobre 2013

FOTOVOLTAICO: IN GERMANIA È BOOM PER GLI INCENTIVI ALL'ACCUMULO


Le sovvenzioni statali per i sistemi di accumulo per il fotovoltaico potrebbero rappresentare, per la Germania, quello che gli incentivi Feed-in tariff hanno rappresentato negli ultimi 8 anni per l’energia solare. A sostenerlo sono gli analisti della società di consulenze IHS, che prevedono un grande successo per le nuove sovvenzioni.
Secondo i termini del meccanismo di incentivazione, i proprietari di case che installano un sistema di accumulo come parte di un nuovo impianto fotovoltaico fino a 30 kW di potenza possono richiedere un prestito a basso interesse dalla banca di stato tedesca KfW di 600 euro per kW, con un massimale pari al 30% dei costi di sistema.

Per le famiglie che sperano di sfruttare il sussidio quest’anno, però, potrebbe essere già troppo tardi, dal momento che 18,7 dei 25 milioni di incentivi previsti per il 2013 sono già stati assegnati. Secondo l’associazione Bundesverband Solarwirtschaft, inoltre, ci sono ancora altre 4.800 domande in attesa di approvazione, a fronte delle 1.100 che hanno già ottenuto il finanziamento.
Stando agli esperti di IHS, il successo dei nuovi incentivi, insieme al calo dei costi di installazione e al progressivo aumento delle tariffe elettriche, potrebbe rendere il fotovoltaico con sistemi di accumulo a batteria la tecnologia energetica preferita dai proprietari di immobili in Germania.
La società di consulenze, di conseguenza, sostiene che gli impianti di tipo residenziale domineranno il mercato tedesco dell’accumulo energetico, con 30 MW di nuove installazioni già registrate a soli quattro mesi dal lancio delle sovvenzioni statali.
Vediamo l'Italia cosa farà nel 2014.


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