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mercoledì 11 dicembre 2013

TARIFFA ENERGIA ELETTRICA: IN DISCESA LA FORNITURA GREEN

Quando cerchiamo online le migliori tariffe per l’energia elettrica e facciamo comparazioni tra operatori come Enel Energia o Edison, è possibile che ci venga richiesto se desideriamo ricevere una fornitura green, ovvero con energia da fonti rinnovabili, oppure se preferiamo una tariffa tradizionale, non ecosostenibile.
 
Secondo l'ultimo studio dell'Osservatorio SuperMoney, portale che permette ai consumatori di confrontare le tariffe dell’energia elettrica per risparmiare, sempre meno italiani scelgono offerte green in quanto, da febbraio a oggi, la percentuale degli utenti che hanno acquistato forniture ecosostenibili è scesa dal 12 al 9%, avvicinandosi molto al dato di agosto dell’8%.
 
L’indagine sui consumi di energia in Italia, portata avanti dall’Osservatorio SuperMoney, prosegue dunque mettendo in luce un dato preoccupante sull’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Ma come mai questo calo di interesse verso le tariffe green?
 
"Probabilmente è uno dei tanti effetti della crisi sul budget delle famiglie – sostiene Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – La fornitura verde costa un po' di più e, per questo motivo, può apparire superflua. Peccato che, in questo caso, si tratti di un timore forse eccessivo: con un rapido sguardo ai prezzi, ci si accorgerebbe che la spesa per una tariffa ecologica oggi è minore rispetto a febbraio 2013".
 
Ed effettivamente, guardando le cifre di quest’anno, si nota che il costo dell’elettricità rinnovabile è più basso rispetto a qualche mese fa. Se infatti si effettua una media delle cinque tariffe ecosostenibili attualmente più convenienti, offerte da Enel Energia, A2A, Agsm, E.ON e GDF SUEZ, risulta evidente che la differenza di prezzo con le tariffe tradizionali delle stesse società è inferiore rispetto a febbraio 2013.
 
Oggi, infatti, il costo di una tariffa di energia rinnovabile va dai 9 ai 14 centesimi di euro al giorno in più rispetto a un'offerta tradizionale (dai 33 ai 51 euro in più all’anno), mentre dieci mesi fa si spendeva una cifra maggiore: dai 10 ai 15 centesimi in più al giorno equivalenti a una cifra fra i 37 e i 54 euro l’anno, ovviamente a seconda dei consumi effettuati.
 
"In poche parole, essere ecologici è un 'sacrificio' che costa meno rispetto a qualche mese fa – sostiene Manfredi – Il mercato è sempre più veloce nel soddisfare la nuova e accresciuta sensibilità ambientale dei consumatori italiani, al punto da rendere queste tariffe sempre più competitive anche sul prezzo. Il trend proseguirà verosimilmente nella stessa direzione, dunque appare lecito chiedersi: se a febbraio il 12% degli utenti avrebbe speso fino a 15 centesimi in più al giorno per una fornitura ecologica, perché rinunciare a questa scelta ora che ne basterebbero ancora meno?".

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