Pagine

martedì 5 novembre 2013

GRID PARITY A RIMINI FIERA. IL FOTOVOLTAICO REALIZZATO SENZA INCENTIVI STATALI

Fotovoltaico senza sussidi statali. Il progetto è sostenibile, e già realizzato, alla Fiera di Rimini, dove sono stati installati 135 kwp di pannelli solari a copertura della struttura fieristica.

Una delle domande più frequenti che oggi vengono rivolte a chi si occupa di fotovoltaico è: “installare un impianto fotovoltaico senza i sussidi statali conviene ancora?” La risposta, come sempre, non è univoca: dipende.

Dipende da molti fattori: dal tipo di impianto, dal carattere domestico o industriale dell’installazione, ma soprattutto dal tipo di utilizzo che viene fatto dell’impianto (“prevalentemente in autoconsumo” o con “cessione totale in rete dell’energia prodotta”).

Innanzitutto, facciamo subito un distinguo: il fotovoltaico domestico-residenziale, il classico impianto sotto i 20 kw installato al servizio di casa, gode delle detrazioni fiscali al 50% (e ne godrà per tutto il 2014). Questa agevolazione fa del fotovoltaico domestico un investimento conveniente, con benefici economici equiparabili a quelli che c’erano con i sussidi del conto energia. Con le detrazioni fiscali del 50%, a conti fatti, la realizzazione “chiavi in mano” costa la metà. In effetti la metà delle spese vengono restituite in 10 anni sotto forma di detrazioni fiscali dall’imponibile Iref. Questo tipo di incentivazione fiscale, però, è riservato alle sole persone fisiche che realizzano un impianto al servizio della propria (o altrui) abitazione. Non è dunque fruibile dalle imprese nè da altri enti di carattere commerciale o industriale.

Qual è la situazione, invece, per gli impianti fotovoltaici industriali o commerciali? Gli impianti sopra i 20 Kw di potenza, e non realizzati per far fronte ai bisogni energetici domestici, non possono beneficiare nè degli sussidi, nè delle detrazioni fiscali (possono essere solamente portati in ammortamento come beni strumentali all’attività.

E’ questo il caso, dunque, del progetto realizzato alla Fiera di Rimini dove è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 135 Kwp senza sussidi statali nè detrazioni fiscali. In questo progetto, il piano di rientro dall’investimento ed il guadagno derivante è attribuibile alla capacità dell’investimento di auto-sostenersi grazie ai risparmi generati sulla bolletta elettrica in almeno 20 anni. In altre parole: viene sostenuta una spesa oggi che, nel tempo, consente di ottenere sensibili risparmi.


Questo risparmio, prolungato nel tempo, dovrà ripagare l’investimento fatto e generare un guadagno ulteriore. In genere, per la convenienza economica dell’intera operazione, si considera un ritorno economico, un IRR (Internal Rate of Return) di almeno il 3-6%.

Il punto di forza di questo tipo di investimento, oggi, non sono più i sussidi statali, ma la capacità di auto-generare corrente elettrica per far fronte al proprio fabbisogno energetico. Il punto di forza è e rimane l’autoconsumo.

La Fiera di Rimini, dunque, è tra i primi a compiere questo significativo passo del “fotovoltaico senza incentivi” sulla strada dell’efficienza energetica. Si tratta, infatti, di uno tra i primi impianti fotovoltaici realizzati in grid parity. La grid parity è una situazione di mercato in cui il costo del kwh prodotto dal fotovoltaico (non incentivato) è inferiore a quello del kwh acquistato sulla rete elettrica. In una situazione di grid parity il solare senza incentivazioni consente nel complesso di risparmiare sui costi energetici rispetto all’acquisto di elettricità in bolletta.

Anche se sono finiti gli incentivi, dunque, è ancora possibile produrre con convenienza energia elettrica da fotovoltaico con progetti e soluzioni economicamente competitive con i prezzi di mercato dell’energia. Questo è l’insegnamento ed il messaggio che l’energy manager di Rimini Fiera ha voluto trasmettere con la realizzazione di questo pionieristico progetto.

VISITA IL MIO NUOVO PORTALE

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...