Secondo i dati presentati dall’istituto di ricerca, le nuove centrali eoliche potrebbero
provvedere all’erogazione di energia al costo di 62.67 euro/Mwh, contro i 112.18 euro/Mwh del carbone e i 91 euro/Mwh delle centrali a gas. Tali dati comprendono il costo delle emissioni di diossido di carbonio, ma il gruppo sottolinea che anche in assenza di questi costi l’energia eolica di ultima generazione sarebbe comunque inferiore del 14% rispetto all’energia derivante dal carbone e il 18% più economica rispetto a quella prodotta dalle centrali a gas.
Immediate le conclusioni, come sottolinea l’amministratore delegato della Bloomberg New Energy Finance Michael Liebreich: “La percezione che i combustibili fossili sono economici mentre quelli rinnovabili sono costosi è ormai superata”.
I dati sono ancora più significativi se si tiene conto del Paese dal quale provengono: “Il fatto che l’energia eolica è ora più economica del carbone e del gas in uno Stato con alcune delle migliori risorse fossili del mondo dimostra che l’energia pulita è in grado di sovvertire l’intera economia”.
Si tratta di un effetto che già si sta mostrando reale: secondo lo studio le più grandi banche australiane sono attualmente restie a finanziare nuove centrali elettriche a carbone a causa dei danni alla reputazione legati al finanziamento di strutture a grandi emissioni. Sembrano avere un futuro segnato anche le centrali a gas, dal momento che l’aumento della richiesta dall’estero del gas naturale australiano comporta la crescita dei prezzi locali, tendenza che non accenna ad invertirsi a breve.
L'analisi rivela inoltre che entro il 2020 anche la produzione di energia elettrica tramite i pannelli solari sarà più economica del carbone e del gas. La conferma arriva anche dalla campagna Racth Australia, che possiede centrali a gas, a carbone ed eoliche, ha recentemente confermato che il costo delle nuove centrali solari è già intorno ai 94.14 euro/Mwh e in continua discesa.
L'importanza di questa analisi non è solo legata al futuro delle rinnovabili, ma anche a quello dell'economia nazionale, che potrà essere fortemente trainata dalle risorse rinnovabili, mentre gli investimenti in energia fossile saranno limitati. Un primo segnale della direzione che interesserà concretamente anche l'Europa nell'immediato futuro?
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